Non pensiamo vi sia nulla di male se ragazzi con deficit si incontrano tra loro, trovano affinitร , si frequentano, ma pensiamo si debba fare molta attenzione a distinguere quelle occasioni che portano al conoscersi e al frequentarsi nel vivere quotidiano, nel mondo di tutti, all'interno di un percorso a supporto di una proprio libertร di scelta e di azione, da quelle che invece creano gruppi speciali, pre-organizzati, secondo unโidea pregiudiziale per cui stessa patologia crea affinitร e un sentirsi compreso o peggio livellare necessitร e interessi in funzione di una ipotetica โetร mentaleโ